Quando si tratta di bollette, può capitare a chiunque di trovarsi in una situazione finanziariamente difficile o di avere dispute con il proprio fornitore di servizi. Per esempio, un importo troppo alto, che non corrisponde ai consumi effettivi, è sicuramente un fattore che potrebbe portare a rimandare il pagamento, al fine di effettuare maggiori controlli e assicurarsi che tutto sia in regola. Ma se decidessi di non pagare la bolletta e di cambiare gestore? Nel suo ultimo video, Angelo Greco – avvocato e youtuber – ha fatto chiarezza su alcuni dei temi legati allo stratificato mondo delle bollette e dei fornitori di servizi, rispondendo in modo chiaro ed esaustivo anche alle domande che ci siamo posti sopra. Facendo riferimento proprio al suo video, in questo articolo ti forniremo tutte le informazioni necessarie per poterti districare con consapevolezza in un settore potenzialmente ricco di insidie per i clienti. Ma niente paura! Cominciamo.
Cosa fare se ricevo una bolletta alta?
Se ricevi una bolletta alta e non ti convince, la prima cosa da fare è chiamare il servizio clienti del tuo fornitore per chiedere spiegazioni. Si tratta di una prima soluzione per ottenere un chiarimento e togliersi ogni dubbio. Ma qualora non fossi ancora convinto dell’importo e delle spiegazioni del servizio clienti, quali potrebbero essere le strade da seguire? Facciamo un po’ di chiarezza. Come stabilito da ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente) se l’utente non paga la bolletta entro la data di scadenza indicata, il fornitore ha diritto a recuperare il proprio credito. In questi casi, trascorsi almeno 10 giorni dalla scadenza della bolletta, il gestore invia all’utente un sollecito bonario di pagamento tramite raccomandata con avviso di ricevuta o PEC. Se il mancato pagamento persiste, il gestore invia al cliente, trascorsi 25 giorni dalla scadenza della bolletta, una lettera di costituzione in mora. La comunicazione contempla la rateizzazione dell’importo da pagare, e indica il termine oltre il quale, se la bolletta non verrà pagata, il fornitore potrà prendere misure legali. Misure come limitare, sospendere o disattivare del tutto la fornitura. Tuttavia, l’utente ha la possibilità di inviare un reclamo formale al fornitore per fatturazione di importi anomali. In tal caso, il fornitore non potrà procedere alla sospensione prima di aver dato una fondata giustificazione di tale cifra. E se il cliente attiva un procedimento di mediazione, anche in tal caso è necessario che questo volga alla conclusione per poter procedere alla sospensione della fornitura. In entrambi i casi, la contestazione dilata i termini di sollecito del fornitore, tenendo sempre presente che per scrivere un reclamo formale occorre avere la sicurezza di richiedere un rimborso dovuto, oltre che di impegnarsi a seguire un iter burocratico fino alla sua conclusione.
Dopo quante bollette non pagate ti staccano la luce e il gas?
Se si persiste a non pagare l’energia elettrica, al primo sollecito si va incontro a una riduzione della potenza della luce pari al 15% della potenza disponibile. Ciò consente comunque di usufruire della fornitura al minimo e di usare alcune apparecchiature a basso consumo energetico. Se tuttavia l’utente moroso continua a non pagare, dopo 15 giorni di riduzione della potenza la fornitura elettrica verrà sospesa. Invece, per quanto riguarda il mancato pagamento delle bollette del gas, se il debito non viene saldato entro il termine ultimo indicato nella comunicazione di messa in mora, il venditore può richiedere all’impresa distributrice di sospendere la fornitura. Senza tralasciare il fatto che la sospensione e la riattivazione del servizio comportano costi aggiuntivi a cui l’utente moroso dovrà far fronte a sue spese in futuro.
Se non pago le bollette e cambio gestore?
Come abbiamo già sottolineato, se non paghi le bollette e decidi di cambiare gestore energetico, è importante comprendere che il debito con il fornitore precedente non scomparirà automaticamente. A tal proposito è previsto il cosiddetto CMOR, il corrispettivo di morosità che viene addebitato all’utente e che dovrà essere saldato in seguito. Come dice l’Avvocato Angelo Greco, il CMOR ti segue come un’ombra. Il CMOR viene utilizzato come un meccanismo di recupero dei costi in caso di insolvenza. Se si vuole contestare il CMOR, è necessario presentare un reclamo al fornitore che ha richiesto il corrispettivo di morosità.
I modi migliori per ottenere il rimborso di un importo non dovuto
Se hai pagato un importo non dovuto e vuoi chiedere il rimborso, puoi procedere mediante formale lettera di contestazione via PEC o raccomandata con ricevuta di ritorno, redatta secondo i canoni normativi previsti. A partire dall’avvenuta ricezione, il fornitore ha per legge l’obbligo di rispondere entro 40 giorni. Nel caso in cui il fornitore accolga la richiesta di rimborso, la somma non dovuta verrà riconsegnata. Tuttavia, se non riesci a risolvere il problema direttamente con il fornitore, puoi sempre rivolgerti a un’associazione di consumatori o un ente di protezione dei consumatori.
Contattare l’autorità garante per l’energia elettrica e il gas
Contattare l’autorità garante per l’energia elettrica e il gas è un passo fondamentale quando si ha un problema con un fornitore energetico che non può essere risolto in modo soddisfacente direttamente con l’azienda. In Italia, l’organizzazione di riferimento è l’Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente (ARERA). Prima di contattare l’ente di regolamentazione, raccogli tutta la documentazione relativa al tuo problema, comprese le bollette errate, la corrispondenza con il fornitore e qualsiasi altra prova che dimostri il tuo caso. Dopo aver inviato il tuo reclamo, l’ente di regolamentazione lo esaminerà e potrebbe richiedere ulteriori informazioni e/o documentazione. Dovrebbero rispondere al tuo reclamo entro un determinato periodo di tempo stabilito dalla legge. Se sussistono le condizioni per intervenire, l’ente cercherà di risolvere la questione in modo imparziale. In generale, il suo obiettivo è garantire che i fornitori di servizi energetici rispettino le normative e trattino i clienti in modo equo.
Billoo Switch
Se pensi che le tue bollette siano alte e non corrispondano ai consumi effettivi, ma per mille motivi non ti sei ancora deciso a informarti per cambiare gestore, Billoo è la soluzione che fa per te. Semplice, intuitivo, funzionale, Billoo è un consulente energetico digitale che analizza gratuitamente la tua bolletta, individua eventuali errori e procede al reclamo al posto tuo. È sufficiente scaricare l’app e caricare una bolletta in pdf per ricevere in breve tempo una valutazione, ovvero una pagella con un voto da 1 a 10, che ti dirà se l’offerta che hai sottoscritto è conveniente. Se il voto non supera il 4, Billoo ti suggerisce in modo imparziale un fornitore e una tariffa più conveniente di quella attuale, calcolando un risparmio certo segnalato sull’app. A questo punto non ti resta che fare un Billoo Switch e cominciare a risparmiare. E non dimenticare: sarà Billoo stesso a occuparsi di tutta la burocrazia relativa al passaggio dal tuo vecchio fornitore a quello nuovo!
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